Ceste artigianali pugliesi

La Puglia… e l’arte dei “Panari”

La Puglia custodisce e può vantare diverse tradizioni, tra cui quella relativa all’artigianato. In particolare vale la pena soffermarsi sulla realizzazione delle ceste, con l’utilizzo di giunco ed ulivo.
Capita spesso d’imbattersi nel bel mezzo di fiere e mercatini e ritrovarsi ad osservare la vendita di recipienti costruiti artigianalmente; questo soprattutto è tipico delle zone del basso Salento.

Questi cestini realizzati grazie alle sapienti mani di esperti artigiani vengono in gergo chiamati Panari, recipienti che venivano utilizzati dalle massaie salentine per raccogliere le olive, frutta, verdura. I panari salentini rappresentano una vera e propria particolarità creata tanti anni fa per fornire ai lavoratori uno strumento utile, ma che adesso è uno dei tanti souvenir della vacanza nel Salento. Riguardo l’aspetto della lavorazione, quest’arte è praticata da una ristretta cerchia di persone, per lo più anziani.


Il Salento ed il suo patrimonio

Si può notare però che i panari hanno resistito più a lungo rispetto ad altri prodotti dell’artigianato ed è semplice trovare questi recipienti in svariate forme, recandosi all’interno di mercatini di Taviano, Botrugno e Bagnolo. Indubbiamente queste zone sono dense di botteghe di artigiani, all’interno delle quali è possibile osservare la costruzione e lavorazione dei panari attraverso le tecniche tradizionali d’intreccio.


Alla scoperta di Acquarica del Capo

La lavorazione del giunco è una peculiarità del piccolo comune del basso Salento Acquarica del Capo. Non a caso gli abitanti di questo paese vengono soprannominati gli “spurtari”, dalla loro grande abilità artigianale. Il giunco palustre, palèddhu, veniva raccolto nelle paludi di Avetrana, nella zona di Ugento e Acaja.

E’ stata talmente rilevante per la cittadina di Acquarica la realizzazione di questi manufatti, che nel 2008 è stato inaugurato un museo del Giunco in Piazza dell’Amicizia.


Salento, ricchezza di materie prime…

L’artigianato per la realizzazione di questi famosi recipienti è appannaggio delle zone del Salento, a partire dalla già citata Acquarica del Capo, sino a Bagnolo, situato in zona laghi Alimini in provincia di Lecce. Questo perché la materia prima in queste zone è più facilmente reperibile, così come nel territorio di Gallipoli in cui il giunco viene lavorato dalle abili mani dei pescatori.


Miggiano e la sagra “te li Panari”

A voler sottolineare il ruolo di rilievo che il Salento detiene per la realizzazione delle ceste artigianali vi è una vera e propria sagra, chiamata Sagra “te li panari” (festa dedicata ai Panari della durata di tre giorni) che si tiene a Miggiano(Le), ad un passo dalla splendida e suggestiva marina di Tricase.

Nel corso della sagra  si trovano diversi stand che contengono cesti e panari di diverse dimensioni.

La zona di Miggiano è una zona di estrema importanza per l’arte dell’intreccio e soprattutto per l’abbondanza di materie prime per la realizzazione dei cesti, e dunque l’olivo, il lentisco, la palma, il giunco, la canna, l’asfodelo e la paglia, che nelle mani delle donne e degli abili artigiani danno vita ai meravigliosi “panari”.

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